Webinar Fabrizio Falchi – Intuizione Digitale

Fabrizio Falchi, Ricercatore del CNR di Pisa, spiega il concetto di intuito applicato all’intelligenza artificiale. L’intuito è l’abilità che fin dall’infanzia ci permette di imparare a conoscere il mondo analizzando le similarità tra una situazione nota e una sconosciuta, aiutandoci così ad affrontare correttamente le novità sulla base dell’esperienza passata.

“Thinking fast and slow”

Il ricercatore porta in esame l’esempio descritto nel libro “Thinking fast and slow” di Daniel Kahneman per analizzare il meccanismo di riconoscimento e intuizione che inconsciamente viene messo in atto dalle persone di fronte alla realtà che le circonda. “Lo chiameremo sistema uno – afferma il professor Falchi – uno sportivo nel momento in cui deve lanciare e deve intuire la direzione in cui andranno i propri compagni e quale sia il modo migliore per passare la palla, lo deve fare in maniera veloce, automatica, non lo può fare razionalmente attraverso un processo deterministico e guardate la sua intuizione si è costruita con anni di esperienza così come quello del dottore che guardando una radiografia o degli esami riesce a intuire quale sia la patologia”. Per il 95% della giornata l’essere umano attiva un processo di identificazione basato su bias cognitivi, ovvero pregiudizi e reazioni istintive, mentre per il restante 5% adopera la logica.

Possiamo davvero fidarci dell’IA?

Si tratta di una forma di intelligenza suscettibile all’errore a causa dell’incertezza intrinseca del processo intuitivo stesso, ma allora possiamo davvero fidarci dell’IA? La risposta è sì. Nonostante l’intelligenza artificiale possa essere vulnerabile a bias cognitivi rappresenta una grande risorsa per l’essere umano, in grado di potenziarne e migliorarne le attività in diversi campi dalle operazioni di customer service all’ambito sanitario fino ad arrivare alle piccole mansioni quotidiane agevolate dall’internet of things.