Non cadere nella rete

Perché in rete le fake news si moltiplicano su siti poco affidabili, presentati con video coinvolgenti e con titoli acchiappaclic, rilanciati spesso inconsapevolmente da profili di amici e conoscenti.

Non cadere nella rete

Perché in rete le fake news si moltiplicano su siti poco affidabili, presentati con video coinvolgenti e con titoli acchiappaclic, rilanciati spesso inconsapevolmente da profili di amici e conoscenti.

Oggi siamo bombardati dalle informazioni, ma dedichiamo a ciascuna di esse pochissimo tempo: i tempi della rete sono sempre minimi, ogni contenuto deve essere comunicato velocemente. Questa è la ragione per cui spesso ci fermiamo a leggere solo il titolo e non l’intera notizia, non ci prendiamo il tempo per riflettere, analizzarla con un po’ di spirito critico e magari cercare altre fonti per confrontarla. In particolare, è buona norma controllare la data dei testi, cercare sempre informazioni sull’autore e diffidare di quelli pieni di errori grammaticali. Questo è il meccanismo con cui funzionano e si diffondono le bufale o “fake news”: i loro autori fanno affidamento sulla velocità e superficialità con cui accettiamo i contenuti che ci vengono proposti e magari li  ripubblichiamo. Chi li riceve da noi, se ci conosce e si fida, automaticamente penserà che siano affidabili e, a sua volta, contribuirà a diffonderla. È come un’ondata, che potremmo fermare dedicando un po’ di tempo a verificare quello che ci viene proposto. Un buon metodo è selezionare, sulla base della propria esperienze, un insieme di fonti che nel tempo si sono dimostrate affidabili e fare riferimento a quelle in caso di dubbio (e facciamoci sempre venire il dubbio!)

Guarda i video

Le Fake news
(Marinella Petrocchi – Cnr-Iit)

Social media: falsi profili e bot
(Marinella Petrocchi – Cnr-Iit)

Il Manifesto
di Parole_Ostili