Come informarsi in Rete

Alla ricerca delle informazioni corrette

La ricerca in Rete

Chi di noi non fa ricerche in Rete per avere informazioni su un qualunque argomento? La risposta che otteniamo dai motori di ricerca è sempre molto ricca e dobbiamo selezionare con accortezza le informazioni che ci interessano davvero, come pure distinguere tra le notizie vere e quelle false (ma che magari sono verosimili). Il problema sta proprio nel selezionare le notizie che, pur non essendo completamente false, magari sono parziali o mettono in evidenza solo alcuni aspetti, confermando convinzioni che il pubblico ha già, con lo scopo di spostare l’opinione pubblica. Bisogna, quindi, imparare a filtrare le informazioni e fermarsi ad approfondire quali sono vere e quali meno attendibili.

 

Dove cercare le informazioni?

Il punto di partenza per cercare informazioni online è spesso Wikipedia, lanciata da Jimmy Wales e Larry Sanger il 15 gennaio 2001, inizialmente nell’edizione in lingua inglese. Questa non è una enciclopedia tradizionale come, per esempio, la Treccani, ma un progetto di conoscenza 2.0 che nasce “dal basso” perché chiunque può creare una voce (gli argomenti delle varie pagine) e modificarla, dovendo sempre fornire le fonti per attestare l’attendibilità dell’informazione. Nella sola Wikipedia in Italia vi sono attualmente quasi 1 milione e 700 mila voci, con una crescita media mensile di circa 10 mila voci. Questo non vuol dire che Wikipedia non sia uno strumento affidabile, ma che il suo utilizzo richieda uno sforzo critico per capire se effettivamente ciò che si legge sia validato da fatti reali o fonti autorevoli. Spesso questa informazione è resa disponibile da Wilkipedia stessa con degli avvisi, ma possiamo fare delle verifiche anche autonomamente. Per esempio, basta utilizzare un’altra fonte, cercando la stessa notizia su due diversi motori di ricerca come, per esempio, Google e DuckDuckGo, così da confrontare complessivamente tre fonti diverse. Nel dubbio, è consigliabile anche chiedere informazioni su un dato argomento ad una persona esperta e raccogliere tutti i dati utili per una visione dei fatti quanto più aderente alla realtà.

 

Esiste una verità assoluta?

Non esiste una verità assoluta, soprattutto nel campo dell’informazione. Molti credono che alcune categorie professionali possano garantire l’attendibilità delle notizie, come i giornalisti, ma non è esattamente così. I giornalisti hanno il compito fondamentale di aiutare a leggere la realtà e diffondere fatti reali ma ciascuno di essi costruisce il suo personale concetto di verità. Una stessa notizia, infatti, vista da due diversi punti di vista, può risultare in due informazioni discordanti. Per questo motivo, è necessario disporre di più fonti possibili a seconda dei temi: la tradizionale enciclopedia, i giornali, la televisione o internet, a patto il sito che stiamo consultando sia affidabile.

 

Quali fonti preferire?

È preferibile consultare le notizie riportate dalle testate regolarmente registrate perché i giornalisti, appartenendo ad un ordine professionale, sono tenuti a rispondere al principio di verità e possono dover rispondere personalmente di diffusione di notizie false. Inoltre, molto spesso le informazioni sono riportate come notizie attuali anche se già precedentemente smentite e che non avrebbero più nessun tipo di rilevanza nel momento in cui vengono lette. Per questo motivo, è consigliabile controllare sempre le date di pubblicazione. Anche verificare le condizioni meteorologiche di quella precisa data può dire molto sulla veridicità di una notizia: se in quel giorno era prevista pioggia e la notizia parla di una giornata soleggiata dobbiamo insospettirci. Questo tipo di incongruenze sono state utili a stabilire la falsità di alcune informazioni diffuse in Rete negli ultimi eventi che hanno riguardato la pandemia. Condividere notizie shock può innescare curiosità e attrarre maggiore attenzione ma, se le informazioni fanno riferimento a fatti non veritieri, possono danneggiare la credibilità della fonte e di coloro che le diffondono. Possono essere d’aiuto anche i siti di “fact checking”, che si occupano esclusivamente di verifica e debunking di fatti di cronaca, dichiarazioni di politici, personaggi pubblici. Quelle più affidabili sono facilmente rintracciabili e identificabili.