Le Fake News

Fake news, cosa sono e perché è importante riconoscerle.??

Veloci, credibili e spesso ben costruite. Le fake news sono capaci di interferire con le nostre conoscenze.?Oggi ogni utente conosce il significato di “notizia falsa”, ma è bene doveroso precisare che non è affatto un fenomeno nuovo, anzi, ha radici molto lontane.

Alieni e alienazioni. ??

Le cronache americane riportano un’invasione aliena. Nel 1938, la Columbia Broadcasting Networking diffuse la notizia di un’invasione aliena, tanto che fu necessario un intervento tempestivo delle forze dell’ordine e del personale sanitario per ripristinare la normalità. ?Anche i conflitti sono sempre stati terreno fertile per diffondere notizie false, al fine di rassicurare e incoraggiare l’opinione pubblica: ad esempio, Winston Churchill durante la seconda guerra mondiale, iniziò a spargere la voce di un primato di Francia e Inghilterra sulla Germania, per persuadere l’alleato americano a prendere parte anella guerra.

I social media e le fake news.

La diffusione dei social media ha permesso alle fake news di propagarsi molto velocemente. L’immediatezza della comunicazione digitale crea un rapporto diretto tra fonte e destinatario e moltiplica i contenuti. In questo scenario, così saturo di elementi, diventa molto difficile stabilire la rilevanza e veridicità dell’informazione. Quando la notizia comincia a essere condivisa da una moltitudine, al diminuire della discrezionalità viene accettata come vera.?Le notizie false, quindi, fanno leva in primo luogo sulla superficialità con cui ci si valutano le fonti: spesso non verificate ma considerate affidabili. Inoltre, le fake news sono alimentate anche dal “confirmation bias”, il fenomeno cognitivo per cui accettiamo le argomentazioni che avvalorano le nostre convinzioni pregresse.

Come avviene la diffusione delle fake news???

Un sito web poco conosciuto pubblica una notizia: la diffusione, in seguito, è presa in carico da due entità distinte che operano in maniera diversa: bot e trolls.?I bot sono algoritmi automatici programmati per interagire sui social network, condividono i contenuti in orari strategici e contribuiscono a dare rilevanza alla notizia; i trolls, al contrario dei primi, non sono software ma persone reali pagate per creare false identità e condividere notizie non veritiere.

Contrastare le fake news, un percorso di ricerca e autodisciplina.

Il tema delle fake news acquisisce grande rilevanza in ragione dell’impatto che ha sui cittadini, può avere ricadute importanti sulla qualità dell’informazione di una società. Questo tema è oggetto di studio da parte di molti ricercatori. La ricerca, tuttavia, interviene per contrastare questa tendenza, muovendosi su quattro binari. La sorgente. È una dimensione curata da giornalisti e redattori, che “rankano” le fonti, ossia classificano i siti in base ai criteri di credibilità, trasparenza della testata e identità degli sponsor. L’analisi passa in rassegna anche le inserzioni pubblicitarie e la qualità dei contenuti condivisi, in termini di controllo di refusi e rettifiche.??Il contenuto. La notizia è analizzata alla luce delle caratteristiche di testo, come il numero di parole, i paragrafi e la punteggiatura; in questa fase anche il significato dell’articolo assume particolare rilevanza, in particolare si verifica che le ipotesi espresse confluiscano ad avvalorare una tesi di senso compiuto. La narrazione. L’indagine si sposta sul testo stesso, nel senso di contenuto: giornalisti esperti appurano la veridicità dell’accaduto e convalidano la reputazione la della fonte. È una fase complessa del processo, poiché la frequenza e l‘intensità con cui vengono condivise le notizie sul web richiede controllo costante.??Il meccanismo di diffusione. Attraverso l’analisi delle reti complesse, definite “complex networks”, si può comprendere il ciclo di vita di un post, qual è il percorso che lo porta dalla fonte alla “piazza” e quali sono i soggetti coinvolti. Orientarsi nell’universo dell’informazione in rete richiede tempo e pazienza. È importante sviluppare un senso di responsabilità collettivo che porti le persone a verificare il modo in cui si diffondono le notizie, ponendo attenzione ai soggetti che le hanno avvalorate, anche attraverso controlli incrociati da più fonti, se necessario.