Machine learning e Artificial Intelligence: perché sono il futuro della sicurezza informatica.

Machine learning e Artificial Intelligence: perché sono il futuro della sicurezza informatica.

Gli strumenti di intelligenza artificiale, come i sistemi di navigazione satellitare, i comandi vocali e la domotica, sono diventati parte integrante della nostra quotidianità. L’automaticità con cui ne usufruiamo ci dà l’impressione che siano l’espressione immediata del nuovo presente, ma i modelli di machine learning sono stati teorizzati oltre 50 anni fa e attendevano solo hardware e tecnologie adeguate a realizzarli. Oggi li vediamo applicati in ogni campo di ricerca e tanto si sta facendo per potenziarne lo sviluppo.

Cosa s’intende per intelligenza artificiale?

“È l’abilità di una macchina di presentare caratteristiche tipicamente umane quali il ragionamento e l’apprendimento, quindi, in grado di imparare dagli attraverso esempi che le vengono mostrati e capace di replicare le soluzioni a problematiche della stessa natura che le verranno presentate in futuro”, spiega Giacomo Iadarola, ricercatore dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR.

 

I campi di applicazione del machine learning

Il machine learning è una branca dell’intelligenza artificiale, che si occupa di realizzare e migliorare l’apprendimento automatico dei sistemi. Oggi è sfruttato per risolvere alcuni di quei problemi per cui l’essere umano non è in grado di offrire una risposta univoca. Ad esempio, esistono tante variabili che possono intervenire mentre siamo alla guida di un’automobile e un “umano” considera e valuta tutti gli aspetti in frazioni di secondo e prende una decisione. Un’automobile a guida autonoma impara a decidere rapidamente ed è proprio attraverso la visione di migliaia di filmati istruttivi, che la macchina riesce a prevedere cosa potrebbe accadere e prendere una decisione.

 

Intelligenza artificiale: il tema etico

Tuttavia, l’impiego sempre più massiccio di strumenti di machine learning nelle mansioni destinate al controllo umano ha sollevato il tema etico e giurisdizionale sulle conseguenze e, quindi, le responsabilità da attribuire alle azioni compiute dai sistemi di Intelligenza Artificiale. Per esempio, se un’auto a guida autonoma sbaglia a valutare la situazione e fa un incidente, chi ne paga le conseguenze? Il proprietario dell’auto? Lo sviluppatore del software? Il fabbricante dell’auto? Si parla, infatti, di “diritto alla spiegazione”, cioè la capacità dei sistemi automatici di spiegare il perché delle loro decisioni e delle loro scelte in modo facilmente comprensibile anche ai non esperti. Questo progetto, promosso dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DARPA) va sotto il nome di “Explainable AI” (XAI, letteralmente Intelligenza Artificiale spiegabile). Questa attitudine dei sistemi automatici ha anche l’obiettivo di far crescere la fiducia degli utenti e consentirne uno sviluppo equilibrato.

 

Intelligenza artificiale e sicurezza

L’intelligenza artificiale, con la sua capacità di analizzare enormi moli di dati e fare previsioni, può essere di grande aiuto per individuare attacchi informatici e malware. D’altro canto, se venissero attaccati i sistemi intelligenza artificiale, questo potrebbe avere enormi conseguenze per gli apparati o le strutture governate dall’AI. C’è quindi uno stretto legame tra AI e cybersecurity.

 

Sviluppi e prospettive

Con la progressiva digitalizzazione della società, dunque, l’intelligenza artificiale troverà sempre più campi di applicazione: dalla robotica, al controllo industriale, all’analisi e catalogazione automatica dei testi, alla domotica sempre più spinta, alla medicina. Naturalmente anche la sicurezza informatica, di pari passo, acquisterà sempre più valore e sarà necessario affinare e migliorare le tecniche per prevenire gli attacchi, basandosi anche sui modelli predittivi elaborati dalla stessa AI per risposte tempestive in caso di minaccia. Man mano che le prestazioni miglioreranno e i campi di applicazione si amplieranno, aumenterà la familiarità e la fiducia degli utenti in questi nuovi sistemi, che potranno offrire soluzioni a cui l’essere umano non era in grado di giungere.